Pasquale Oro

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Pasquale Oro
NascitaCaggiano, 8 giugno 1849
MorteMuzzana del Turgnano, 17 aprile 1924
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
GradoTenente generale
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte italiano
BattaglieBattaglia del Col Basson
Battaglia degli Altipiani
Comandante di7º Reggimento alpini
Brigata Ferrara
3ª Brigata Alpini
34ª Divisione fanteria
Sbarramento Agno – Posina
Decorazionivedi sotto
Studi militariAccademia Militare di Modena
Pubblicazionivedi sotto
fonte[1]
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Pasquale Oro (Caggiano, 8 giugno 1849Muzzana del Turgnano, 17 aprile 1924) è stato un generale di divisione degli Alpini italiano ed in questa veste svolse un ruolo significativo durante la prima guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Caggiano, frequentò l'Accademia Militare di Modena. Nominato sottotenente, scelse il Corpo degli Alpini, partecipando alla campagna del 1870. Col grado di colonnello, comandò tran il 1901 e il 1907 il 7º Reggimento alpini. Promosso Maggior generale, comandò la Brigata Ferrara e quindi la 3ª Brigata Alpini. Nel 1914 fu promosso tenente generale in posizione ausiliaria.[1]

Il 24 maggio 1915 gli viene affidato il comando della 34ª Divisione fanteria e la difesa dell'Altopiano di Asiago dove fu subito coinvolto in aspri combattimenti guadagnando, dopo solo sei giorni, una Medaglia d'argento al valor militare ed un encomio solenne. Il 25 agosto dello stesso anno, fu al comando delle truppe italiane impegnate nella Battaglia del Col Basson.

Il 15 maggio 1916, quando l'Austria lanciò dal Trentino la violenta offensiva che prese poi il nome di Strafexpedition, il generale Pasquale Oro, responsabile della difesa degli sbarramenti tra l'Agno ed il Posina, si dimostrò all'altezza del compito affidatogli: prima rintuzzò l'attacco nemico, quindi ne imbrigliò le punte avanzate e poi occupò il Pasubio, segnando in modo decisivo le sorti della guerra.

Il re Vittorio Emanuele III, nel conferirgli l'Ordine Mauriziano in riconoscimento della brillantissima operazione esclamò:

«... lei dovrebbe chiamarsi non Generale Oro, bensì, Diamante.»

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Pagine eroiche Del Bianco e Figlio, Udine 1923

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran croce decorato di Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Minoia 2015, p. 295.
  2. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.195 del 18 agosto 1920, p.2621.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Lamattina, Caggiano ed i Casali di Pertosa e Salvitelle, Napoli, G. Greco Editori, 1991.
  • Franco Luigi Minoia, Grande Guerra. L'assalto al Col Basson, Vignate, Lampi di stampa, 2015, ISBN 978-88-488-1740-0.